Lucia Re, Il liberalismo coloniale di Alexis de Tocqueville, Turin, Giappichelli, 2012, X-290 p. [ISBN 978-88-348-2752-9]
Alexis de Tocqueville è considerato uno dei massimi esponenti del liberalismo europeo ottocentesco. A lui si deve il grande affresco della democrazia americana, che ancora oggi è un punto di riferimento del pensiero liberal-democratico. Egli fu anche un importante uomo politico. In questa veste, si impegnò per molti anni in favore della colonizzazione francese dell’Algeria, lasciando sul tema numerosi scritti. Questi scritti sono stati tuttavia trascurati dalla letteratura che si è interessata al suo pensiero. Tocqueville vi tesse un elogio della conquista coloniale che mal si concilia con l’immagine del grande filosofo liberale, ostile alla schiavitù e critico nei confronti del trattamento riservato negli Stati Uniti ai nativi americani. Questi testi meritano invece di essere riletti con attenzione, poiché permettono sia di valutare la complessità del pensiero di Tocqueville, sia di guardare da un punto di vista privilegiato alla “missione civilizzatrice” del colonialismo europeo.
Introduzione. – I. Prudentia e praxis: la visione politica di Alexis de Tocqueville. – II. L’ordine politico fra realismo e ricerca del “bene comune”. – III. Vincitori e vinti: la “civiltà europea” e il “destino” dei popoli colonizzati. – IV. Un liberalismo coloniale. – Bibliografia.
Introduzione. – I. Prudentia e praxis: la visione politica di Alexis de Tocqueville. – II. L’ordine politico fra realismo e ricerca del “bene comune”. – III. Vincitori e vinti: la “civiltà europea” e il “destino” dei popoli colonizzati. – IV. Un liberalismo coloniale. – Bibliografia.
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